

Rosai: ecco come proteggerli dal freddo
Durante i mesi freddi, i rosai sono in riposo, salvo qualche raro fiore che ancora tra novembre e dicembre tenta timidamente di sbocciare su alcune varietà, come ad esempio sulla rosa denominata non a caso «Iceberg» (vedi foto qui sotto): sono piccoli regali che ci mostrano come le rose non siano completamente addormentate.
Gli arbusti della rosa «Iceberg» continuano a regalare qualche fiore anche quando sono iniziati i primi freddi
Quasi tutti i rosai sono comunque molto resistenti al freddo, tant’è che alcune varietà vivono e fioriscono egregiamente anche in alta montagna.
Nelle zone in cui il gelo permane per parecchie settimane, occorre:
– riparare il punto d’innesto accostandogli un mucchietto di terra che andrà poi rimosso a primavera;
– nei rosai ad alberello rivestire il fusto con paglia sino alla biforcazione dei rami.
In caso di forti nevicate scuoti la neve:
– dai rami dei rosai rampicanti (soprattutto se allevati «a pergola», per evitare che si spezzino sotto
il peso della neve),
– anche dai rosai allevati «a vaso», perché il peso della neve potrebbe spingere verso l’esterno i rami, spaccandoli alla base.
Per i rosai coltivati in vaso
Anche i rosai coltivati in vaso vanno preparati accuratamente a sopportare i rigori invernali, stendendo uno strato pacciamante, dello spessore di circa 3-4 centimetri, sulla superficie del terreno.
Se hai la possibilità:
– proteggi dal freddo le radici avvolgendo i vasi con stuoie o materiali simili (vedi disegno 1),
– oppure interra i vasi in piena terra (vedi disegno 2).
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Ecco due metodi per
riparare dal gelo i rosai allevati in vaso:
Disegno 1:
– rivesti il vaso con una stuoia in paglia, facendo in modo che superi di qualche centimetro il bordo;
– ricopri il terriccio attorno al fusto del rosaio con uno strato di compost misto a letame maturo dello spessore di circa 3-4 centimetri;
– mantieni sollevato il vaso dal pavimento servendoti per esempio di alcune assicelle di legno (1).
Disegno 2:
– interra per 3/4 il vaso,
– ricopri il terriccio attorno al fusto con uno strato di compost misto a letame maturo dello spessore di circa 3-4 centimetri (2).”