

Edera e Vitalba. Due rampicanti dalle quali è meglio liberare il bosco. Ecco come fare!
Nei boschi cedui sono molto frequenti i casi in cui sono presenti l’edera (Hedera helix) o la vitalba (Clematis vitalba):
- entrambe sono piante rampicanti che approfittano del fusto degli alberi per svilupparsi in altezza fino alla chioma;
- il loro sviluppo incontrollato può determinare il soffocamento della chioma o il piegamento del tronco (fino alla rottura) a causa del peso aggiuntivo della neve invernale;
- la presenza sia di edera che di vitalba è sinonimo di mancanza di cure e scarsa manutenzione dell’area boscata nel passato
Ecco come liberarsi di queste infestanti:
- con l’utilizzo di una roncola o di una piccola motosega devi reciderei tralci alla base dei tronchi;
- fai molta attenzione a non intaccare la corteccia sottostante;
- lascia che i tralci si secchino direttamente sulla pianta;
- per un giusto equilibrio naturale ogni 3.000 metri quadrati puoi lasciare 1 o 2 piante con la presenza di edera come sostentamento e rifugio per numerose specie animali (nel periodo invernale soprattutto avifauna).
Ricorda che:
- l’edera è una liana, ovvero una pianta rampicante: su questo tronco di ciliegio (foto qui sotto) si vede bene come i fusti lignificati aderiscono alla corteccia grazie alle radici avventizie che vi si aggrappano;
- contrariamente a quanto si pensa, l’edera non sottrae nutrimento dall’albero, ma ne sfrutta solo il sostegno per salire in quota a prendere maggior luce solare;
- foglie e bacche (foto qui sotto) dell’edera sono velenose per gli esseri umani; al contrario sono molto appetite dagli uccelli nel periodo invernale, quando freddo e neve riducono le fonti di cibo.